– settori
Scarti tessili
Una risorsa strategica per il riciclo chimico del poliestere
Gli scarti tessili
rappresentano una delle principali sfide e opportunità nell’ambito della transizione verso un’economia circolare nel settore moda e tessile. Con milioni di tonnellate di rifiuti tessili generati ogni anno in Europa e nel mondo, cresce la necessità di soluzioni industriali in grado di trasformare questi materiali post-consumo e post-industriali in nuove risorse. In questo contesto, il riciclo chimico del poliestere si propone come una risposta concreta, scalabile e sostenibile, in grado di superare i limiti delle tecnologie meccaniche tradizionali.
Il nostro processo, sviluppato internamente e disponibile in licenza completa con supporto tecnico e pacchetti d’ingegneria, consente di depolimerizzare scarti tessili contenenti PET per ottenere monomeri purificati e idonei a una nuova vita industriale. Ciò permette il recupero di materiale anche da tessuti difficili da trattare con il riciclo meccanico, come quelli misti, colorati o contaminati da altri polimeri.
Il vantaggio chiave sta nella capacità di valorizzare flussi di rifiuti tessili eterogenei, rendendo possibile la rigenerazione del poliestere in forma pura. Questa soluzione è particolarmente adatta per aziende della filiera tessile interessate a chiudere il cerchio della produzione, integrando modelli di textile-to-textile recycling, ma anche per operatori logistici, piattaforme di selezione o consorzi attivi nella gestione dei rifiuti.


La tecnologia PETER
Grazie alla natura modulare e scalabile degli impianti PETER, è possibile dimensionare le soluzioni impiantistiche in funzione della disponibilità locale di feedstock tessile e degli obiettivi produttivi. I nostri impianti si integrano facilmente in contesti industriali esistenti, consentendo una partenza accelerata e un’efficienza ottimale, supportata da un know-how ingegneristico completo e da un team esperto.
Investire oggi in tecnologie avanzate per il riciclo chimico degli scarti tessili significa anticipare le normative europee in materia di Extended Producer Responsibility (EPR), intercettare nuove opportunità di business e contribuire a un sistema moda più responsabile, trasparente e circolare.